๐๐ข๐๐ ๐ก๐ ๐ก๐๐ ๐ก๐ ๐ฬ ๐ข๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐ ๐๐ข๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐ก๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ก๐๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐ ๐ ๐ข๐ ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐โ๐๐๐๐, ๐๐๐ฃ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ก๐๐๐ ๐ฬ ๐ ๐ก๐๐ก๐ ๐ ๐๐ ๐ก๐๐ก๐ข๐๐ก๐ ๐๐ ๐ก๐๐๐๐๐โ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐๐ข๐๐ง๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐ข๐๐. ๐๐ข๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐โ๐ฬ ๐๐ข๐๐ ๐ก๐ ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐ข๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ก๐ก๐๐ก๐ ๐๐ข๐๐๐๐๐๐.
Caro Paolo Maninchedda,
Da mesi, nel tuo blog molto seguito in Sardegna – frequentato non solo da chi ti ha conosciuto come assessore regionale della giunta Pigliaru – ospiti una campagna rabbiosa contro chi sulle guerre in corso esprime delle idee diverse dalle correnti atlantiste che dominano i principali media. La cosa ricade su di me e su altre persone con le classiche tecniche diffamatorie della โcharacter assassinationโ in cui ogni frase, ogni posizione, qualsiasi nota biografica viene totalmente deformata, decontestualizzata, inserita nel tritacarne del sospetto con un perenne e ridicolo tono delatorio piccoloborghese da โora chiamo la questuraโ, accompagnato dalla caccia ai fantomatici putiniani.
Figurati se di fronte a queste miserie mi metto a fare il โpianginaโ, come dicono a Milano. So come va il mondo e mi occupo di questioni internazionali da una vita: un campo senza cortesie e pieno di mestatori, compresi i guerrieri in pigiama mimetico che ospiti in quei settori del tuo blog adibiti a piantagione di zizzania.
Basta leggere tre righe per riconoscere le stesse, identiche tecniche di fango che ricorrono da decenni. Le vedevo negli anni giovanili della militanza contro gli euromissili e contro le mafie, mi ci sono scontrato anni dopo nelle versioni piรน baldanzose dei manuali di discredito applicati contro Giulietto Chiesa, con cui collaboravo, le ritrovo ora nella versione ammuffita dei No Pax e dei guerrapiattisti che fiancheggiano il partito europeo del riarmo e sono pronti a sacrificare le classi medie a una guerra senza senso, non senza trasformare intere coorti di giovani in materiale da consumo in trincea, come ai bei vecchi tempi.
Quindi caro Maninchedda, ti descrivo in modo molto semplice quello che succede nel tuo cortile sotto gli occhi di tutti. Siccome non porti argomenti solidi – perchรฉ desumo che tu non sia interessato a ciรฒ che le persone dicono veramente in un contesto di rispetto, intanto che assecondi unโoperazione di delegittimazione sistematica โ non mi metto a inseguire le manipolazioni in malafede di chi usa i link pescati da Wikipedia e omette informazioni essenziali per costruire il suo โframeโ, la cornice dentro cui far muovere un suo bersaglio dai contorni immaginari.
Perciรฒ non riesco nemmeno a polemizzare con uno di questi guerrapiattisti, quello cui hai regalato la tua tribuna, Francesco Nocco, che sarebbe lโeditorialista ideale per un editore autolesionista che volesse affondare nel piรน assoluto discredito la propria testata. Tu lo ospiti e lo stimi, addirittura sei affascinato dalla caterva di link (quantificabili in almeno un bugiardilione per ogni articolo), che simulano un ricorso alle fonti, ma che sono soltanto unโoperazione di โframingโ. Dovrei secondo te mettermi a ribattere punto per punto a uno che mi inquadra come uno che sdogana ยซcomplotti su vaccini, 5G, scie chimiche e rettilianiยป? Il tuo vantarti di essere liberale consiste in questa barbarie con cui ti presenti nella discussione pubblica?
Io che scrivevo sulla guerra Ucraina giร undici anni fa, mentre Nocco โ e anche tu โ eravate a farfalle, e ne ho sempre parlato senza tifo e con equilibrio, dovrei stare secondo te a contestare lo โstrawman argumentโ del tuo beniamino?
Sei filologo, sai bene come funziona un argomento fantoccio, no? ร una manipolazione retorica che sta nel confutare un argomento proponendone una rappresentazione sbagliata o distorta e infinitamente piรน debole. Laddove io ho usato in forma forte lโargomento A, il manipolatore lo sostituisce con un nuovo argomento B in forma debole, apparentemente rassomigliante. In questa maniera lโattenzione di chi assiste alla discussione si sposta sullโargomento B. E lโargomento A piรน forte non viene affrontato. Ma lโargomento B รจ finto: รจ stato congegnato apposta per bersagliare allegramente lโinterlocutore (ecco perchรฉ โfantoccioโ). Se le menti piรน deboli soccombono allโoperazione retorica apparirร che lโavversario sia riuscito a smontare lโargomento A. Il trucco รจ far sembrare che A e B siano la stessa cosa.
Possibile dunque che non ti accorga che ospiti da mesi un cacciatore di spaventapasseri?
Io non ti inondo di link. Ne basta uno. Questo รจ quel che dicevo sul futuro dellโUcraina e dellโEuropa nel 2014: https://www.silviacattori.net/spip.php?article5656.
Leggilo e confrontalo con lo spaventapasseri inseguito da Nocco. Vedrai che differenza abissale.
Gli interventisti non sono un fenomeno raro, sia chiaro! ร lโepoca di un nuovo maccartismo, in versione clownesca, dove vediamo imperversare alcune figure istituzionali โ come Picierno e Calenda โ che fanno da numi tutelari di una corrente censoria che vuole ripetere su scala europea il disastro compiuto in Ucraina negli scorsi decenni: perseguitare e delegittimare come โputinianeโ tutte le voci favorevoli a un accordo di sicurezza di lungo periodo con la Russia. A Kiev hanno iniziato perseguitando singole personalitร , poi hanno chiuso giornali e interi partiti di opposizione: un tipico paese post-sovietico in convulsione, con classi dirigenti che hanno pensato bene di dare una soluzione etnicista e nazionalista a un melting-pot incendiario. Estromettere dallo spazio pubblico forze di massa che offrivano soluzioni piรน sagge dello scontro perseguito dalla corrente atlantista ha comportato un prezzo politico gigantesco e terrificante.
Ecco, la quasi totalitร di quelli che vengono additati come agenti del Cremlino sono semplicemente persone che non ci tengono a ripetere questi mirabolanti successi della democrazia post-sovietica su scala europea. E aggiungo che sono (siamo) abbastanza sospettosi rispetto alla piรน colossale corrente di proiezione freudiana mai vista, di chi vede potenze forestiere manipolare il nostro spazio pubblico. Non รจ che la prima gallina che canta ha fatto lโuovo? Gli azionisti delle industrie belliche oggi si sfregano le mani, esattamente come quelli che pagavano Mussolini per fargli fare lโinterventista.
Le tragedie non sempre si ripetono come farsa. Si ripetono e basta. E tutta questa insistenza a vedere il mondo attraverso il mirino di Von der Leyen e di Kaja Kallas, tutta questa ossessione a voler tappare la bocca a chi non รจ dโaccordo con loro, beh, non รจ cosa che farร tacere nรฉ me nรฉ tanti altri. Con noi certi trucchetti da strapaese non funzionano.
Potrebbe essere un serio esercizio di democrazia, invece, avere spazi in cui persone libere e ragionevoli parlino senza le censure aizzate dalle pittime di Piฤernobil che urlano โmamma li cosacchiโ. Tra lโaltro sono stato attaccato pubblicamente in piรน occasioni non per quello che andavo a discutere (ero invitato per presentare il mio libro โContro il โSionismo Realeโโ e parlare di Medio Oriente) ma per quel che โeroโ secondo la lente deturpante dei censori. Alla fine il campo di discussione si allargava anche ad altri quadranti del mondo come paradossale effetto di chi voleva farmi tacere. Nel presentare il libro in 40 cittร diverse in sette mesi รจ naturale che abbia incontrato ovunque la stessa curiositร e voglia di discutere a tutto campo.
Quindi ribadisco quel che avevo giร detto allo scandalizzatissimo Pigliaru: ยซsono disponibile a dialogare con lei in qualsiasi luogo pubblico e con qualsiasi moderatore terzo, davanti ai cittadini sardi: parliamo di pluralismo, di censura, di uso dei fondi pubblici, di guerra, di libertร di stampa, di Europa, di Ucraina, di Palestina, di sanitร pubblica. Di tutto ciรฒ che volete espellere dallo spazio della discussione, marchiando con etichette infamanti chi osa ragionare fuori dal coro.ยป Vale per chiunque voglia discutere in modo corretto.
Paolo, uno spazio pubblico merita argomenti, non sagome di cartone: continuare ad affidarlo a quelli che fabbricano spauracchi non qualifica il dibattito, ma soltanto chi li ospita.