Chiarimenti sui tempi di crollo dell’Edificio 7

Versione italiana dell’articolo “Clarifying the Collapse Time of WTC7”,
pubblicato il 6 settembre 2008 sul«George Washington Blog» .
Traduzione di Pino Cabras

Gli apologeti governativi hanno affermato che ci sono voluti 13 o più secondi per il collasso dell’Edificio 7 del World Trade Center, il che confuterebbe l’assunto della “virtuale caduta libera”. Tuttavia, questa argomentazione manca del tutto il bersaglio.
Perché?
Perché i video mostrano che l’attico crollò molto prima della parte principale dell’edificio. In realtà, chiunque ammette che c’è stato un ritardo di diversi secondi tra il crollo dell’attico e il crollo di tutto il resto dell’edificio.
“Un oggetto a riposo tende a rimanere a riposo”. Pertanto, una volta cessato il movimento, esso sarebbe dovuto rimanere interrotto.
Dunque, il crollo della parte principale del WTC7 – alcuni secondi dopo che il crollo dell’attico si fermò – dovrebbe essere trattato come un tipo di evento discretamente nuovo (vedi più avanti).
Dal momento che la parte principale dell’edificio è crollata in circa 7 secondi – lo stesso tempo che sarebbe occorso in una demolizione controllata – questa è una forte prova che il WTC 7 sia stato in realtà demolito.
Il confronto importante riguarda il tempo di crollo della parte principale di un edificio. Nei video di demolizioni controllate, le cariche dedicate alla demolizione sono spesso visibili molto prima che la costruzione cominci a crollare, ma esse non dovrebbero essere incluse nel tempo di crollo. Se accadono delle cose all’interno del palazzo dopo che le cariche esplodono, ma prima che la parte principale dell’edificio inizi visibilmente il collasso, queste non dovrebbero essere incluse nei calcoli dei tempi.
In altre parole, gli apologeti governativi sosterranno che molte cose stavano accadendo all’interno WTC7 tra la fine del crollo dell’attico e l’inizio del crollo della parte principale dell’edificio. Essi non hanno fornito prova alcuna di un tale argomento. Infatti, se vi fosse stato un significativo movimento all’interno del palazzo dopo il crollo dell’attico, ciò avrebbe dovuto determinare alcuni movimenti o deformazioni della parte della costruzione visibile dall’esterno.
Ancora più importante, molto potrebbe anche accadere all’interno di altri edifici tra l’inizio delle cariche di demolizione e l’inizio del crollo visibile della parte principale dell’edificio. Semplicemente non vi è alcun modo per saperlo (non ci sono di norma telecamere all’interno degli edifici da demolire, e non vi erano telecamere all’interno WTC7 che captassero quanto accadeva; quindi ciò non può essere misurato oggettivamente).
Il confronto dovrebbe essere portato con il tempo impiegato per crollare dalle parti principali degli edifici. Si tratta di una misurazione oggettiva (al posto di tirare a indovinare che cosa stia accadendo all’interno di un edificio allorché nessun movimento sia osservabile da fuori), e prontamente osservabile dal video.
Nota: In qualsiasi precedente caso di demolizione controllata, quando un attico, un antenna o altre strutture del tetto sono state demolite prima della parte principale dell’edificio, allora – per coerenza – ciò dovrebbe essere escluso dal tempo di collasso dal crollo nel momento in cui i confronti siano fatti con il WTC7.
Aggiornamento: l’ingegnere meccanico Tony Szamboti concorda con questa analisi, e aggiunge:

«L’attico del WTC 7 collocato a est aveva colonne sul suo perimetro e nessuna al suo interno. Su tre lati queste colonne erano montate vicino al bordo del tetto del WTC 7.
È improbabile che un crollo di alcuna delle colonne centrali della costruzione principale abbia potuto tirarle completamente verso il basso, senza che le travi del tetto si rompessero completamente svincolate dalle colonne esterne e muovendosi anche completamente verso giù.
È improbabile che le travi del tetto fossero state separate dalle colonne esterne, che poi sarebbe quanto necessario affinché un collasso del nucleo causasse il crollo dell’attico.»

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2 Commenti

  1. Paolo 09/09/2008 at 16:43

    ciao Pino, forse sono off-topic ma sull’Unità online di oggi c’è un interessante interrogativo: perché sussiste ancora il divieto di portare liquidi a bordo degli aerei se gli 8 presunti terroristi di quell’evento finto sono stati assolti? http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=78863
    La bufala fu sconfessata tempo addietro, ma solo ora finalmente compare su giornali di media tiratura e diffusione.

    Rispondi
  2. Pino Cabras 09/09/2008 at 19:08

    Paolo scrive:
    “La bufala fu sconfessata tempo addietro, ma solo ora finalmente compare su giornali di media tiratura e diffusione.”

    Caro Paolo, ne ho parlato anche nel mio libro, e per anni la notizia – che pure era alla portata di qualsiasi redazione – ha abitato solo la nicchia dei blog. Ormai sono abituato a questo ridicolo tempo traslato della grande stampa, diventata inattendibile su tanti temi cruciali dell’economia e della sicurezza collettiva.

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