La polvere dell’Impero: la guerra alla droga come arma di dominio

 
La lotta alla droga è la scusa sbandierata dagli imperialisti statunitensi per “giustificare” un’aggressione al Venezuela, una delle due casseforti petrolifere (l’altra è l’Iran) messe nel mirino da Washington & C.
Eppure sappiamo che quando invasero l’Afghanistan, usando perfino lì anche quella stessa scusa, la produzione di eroina esplose da lì in poi proprio sotto la loro protezione.
Da sempre i livelli alti del grande traffico di stupefacenti sono un modo per creare immensi fondi neri che la CIA utilizza per operazioni sporche e per corrompere giornalisti di mezzo mondo, tutte cose da non rendicontare a nessun organo di controllo.
Nel caso dell’eroina afghana, serviva anche a inondare il vicino Iran per destabilizzarlo. Ma lì, per Washington, l’impero dei due pesi e due misure, andava tutto bene.
 
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "350,000 Coltivazione del papavero da oppio in Afghanistan (ettari, 1994 -2019) 300,000 28.00 D00 250,000 200,000 263, 263,000 150,000 000 224,0 4,000 209, 183,000 201,000 224,000 000 193,000 193 165, 165,000 157,000 157 123,000 123, 123,000 123 131,000 154, 54,000 ,000 163,000 163, 131,000 104,000 104 100,000 71,000 000 9, 91,000 82,000 54,000 57 000 58,000 64, 50,000 74,000 80,000 8,000 0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2012 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020"

Nota di Simone Santini: Nel grafico sottostante la produzione di oppio in Afghanistan negli ultimi decenni. Dopo l’invasione degli Stati Uniti alla fine del 2001, la produzione ha avuto un forte incremento con picchi nel 2007, 2014, 2017, dopo che i talebani l’avevano quasi eliminata.
In un ventennio non solo gli americani, che controllavano militarmente il territorio dal basso e dall’alto, non sono riusciti ad eradicare la produzione ma ne hanno visto l’esplosione sotto i loro occhi. E l’oppio non si coltiva certo nelle grotte di Tora Bora.
Restiamo comunque fiduciosi che Trump riuscirà a sconfiggere il narcotraffico in Venezuela pur avendo fallito in Afghanistan negli anni in cui fu presidente (il record di produzione avvenne nel 2017)

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