La proposta dei CCF

Lo scorso 16 luglio, qualche settimana prima che il Papeetaro facesse cadere il governo nel modo disordinato che sappiamo, sono intervenuto a questa conferenza al Senato, dove ho raccontato il progetto dei Certificati di Compensazione Fiscale (CCF, su cui ho poi ho presentato una proposta di legge con l’aiuto di economisti ed esperti con grandi esperienze internazionali).

Al tavolo avevo a fianco due senatori che sono poi entrati nel nuovo governo come sottosegretari. Si tratta di Mario Turco (sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti) e Steni Di Piazza (sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali).

Con entrambi stavamo già lavorando ai tavoli preparatori della manovra di bilancio, ed entrambi sono molto favorevoli a strumenti innovativi per attuare una politica economica espansiva.

Così come nel governo precedente, anche in quello attuale ci sono componenti che non guardano di buon occhio alle innovazioni in questo campo, ma se diamo una sponda a certe spinte che vengono fuori dal Palazzo (e alcune interne al Palazzo, da incoraggiare), possiamo realizzare provvedimenti di grande efficacia, per superare davvero i tempi e le ortodossie dell’austerity.
Il Papeetaro non ci ha certo aiutato, ma non dobbiamo aspettarci altri aiuti davvero potenti se non dalle forze popolari.

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