da Megachip.
Ho letto da sinistra diverse critiche alla scelta che ha fatto il più eminente rappresentante della ‘gauche’, Jean-Luc Mélenchon, ossia: non appoggiare Emmanuel Macron in vista del ballottaggio che ha consegnato a quest’ultimo e ai suoi facoltosi burattinai le chiavi dell’Eliseo.
In vista delle elezioni legislative di giugno, Mélenchon si presenta ora come ispiratore di una forza autonoma, indipendente, in grado di espandersi presso l’area vastissima del voto che per l’elezione presidenziale ha scelto di astenersi. E può farlo perché non ha assicurato ai padroni del vapore l’idea che “tanto i nostri voti sono scontati”. Durante tutta la campagna elettorale ha costantemente criticato il meccanismo costituzionale stesso che fa della Francia una “monarchia repubblicana”. E che porta a scegliere alla fine un presidente non rappresentativo.Se si gioca bene le carte, e se nel frattempo i media francesi non decidono definitivamente di proporre una forma soffocante di pensiero unico, Mélenchon può diventare Primo Ministro in un’interessante cohabitation con Plastique Macron. O in ogni caso può guidare un’opposizione forte in prospettiva.
Fin qui ha funzionato la trappola descritta da Alessandro Robecchi: “Le politiche dei Macron producono le Le Pen, poi bisogna votare Macron per fermare la Le Pen. E’ un meccanismo perfetto, tipo tagliola”. Ma la tagliola non funzionerà per sempre. Per sfuggire alla trappola meglio attrezzarsi in tempo e non garantire né svendere nulla ai burattinai dei Macron e dei Renzi. Che intanto faranno di tutto per farci pensare che non esistano alternative.
Post Scriptum
Molti hanno giustificato il voto a Macron per ragioni “antifasciste”. Ma Macron condivide con tutte le forze politiche atlantiste europee una grave responsabilità nel coprire politicamente le forze nazistoidi cooptate al potere in Ucraina e nei paesi NATO dell’area baltica. Non dobbiamo mai arrenderci alla loro amnesia-amnistia selettiva, e ricordare questo dettaglio importante, che incide profondamente sulle prospettive di pace in Europa.