Creare direttamente un milione di posti di lavoro

di Luciano Gallino

Intervento in occasione della prima Assemblea del Soggetto Politico Nuovo, tenutasi a Firenze il 28 aprile 2012.

Sgravi fiscali,
investimenti in grandi opere, incentivi alle imprese perché assumano,
sono poco o punto efficaci per creare rapidamente occupazione. Occorre
che lo stato operi come datore di lavoro di ultima istanza, assumendo
direttamente il maggior numero di persone.

La proposta:

1) Istituire un’Agenzia
per l’occupazione simile alla Works Progress Administration del New Deal
americano (works = opere pubbliche). L’Agenzia stabilisce i criteri di
assunzione, il numero delle persone da assumere, il livello della
retribuzione, i settori cui assegnarle. Le assunzioni vengono però
effettuate e gestite unicamente su scala locale, da comuni, regioni,
enti del volontariato, servizi del lavoro, ecc.

2) Per cominciare si
dovrebbe puntare ad assumere rapidamente almeno un milione di persone.
Poiché tale numero è inferiore a quello dei disoccupati e dei precari,
occorre stabilire inizialmente dei requisiti in cui i candidati
dovrebbero rientrare. Un requisito ovvio potrebbe essere l’età: p. e.
16-30 anni, oltre ovviamente alla condizione di disoccupato o precario.

3) L’Agenzia offre un lavoro a chiunque, in possesso dei requisiti richiamati sopra, lo richieda e sia in grado di lavorare.

4) Le persone assunte
dall’Agenzia dovrebbero venire impiegate unicamente in progetti di
pubblica utilità diffusi sul territorio e ad alta intensità di lavoro.
(Le grandi opere non presentano né l’una né l’altra caratteristica).
Progetti del genere potrebbero essere: la messa in sicurezza di edifici
scolastici (oggi il 50% non lo sono); il risanamento idrogeologico di
aree particolarmente dissestate; la ristrutturazione degli ospedali (nel
70% dei casi la loro struttura non è adeguata per i modelli di cura e
di intervento oggi prevalenti). Per attuare progetti del genere
sarebbero richieste ogni sorta di figure professionali.

5) Finanziamento.
Nell’ipotesi che ogni nuovo occupato costi 25.000 euro, per crearne un
milione occorrono 25 miliardi l’anno (la maggior parte dei quali
rientrebbero
immediatamente
nel circuito dell’economia). Si può pensare a una molteplicità di
fonti: fondi europei; cassa depositi e prestiti; una patrimoniale di
scopo dell’1% sui patrimoni finanziari superiori a 200.000 euro (la
applica la Svizzera da almeno mezzo secolo); obbligazioni mirate.
Andrebbero altresì considerate altre fonti. Ad esempio, si potrebbe
offrire a cassaintegrati di lunga durata la possibilità di scegliere
liberamente se lavorare a 1000-1200 euro al mese piuttosto che stare a
casa a 750, a condizione che sia conservato il posto di lavoro (è
possibile, con l’istituto del distacco). Qualcosa del genere andrebbe
considerato per chi riceve un sussidio di disoccupazione. In questi casi
l’onere per il bilancio pubblico (includendo in questo l’Inps)
scenderebbe di due terzi. Infine va tenuto conto che molte imprese
sarebbero interessate a utilizzare lavoratori pagando, per dire,
soltanto un terzo del loro costo totale. 

28 aprile 2012

Fonte: http://www.gonews.it/pdf/BENICOMUNI-FIRENZEGALLINO.pdf

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