Da Washington attacchi a Fujita

Da Megachip.

Il «Washington Post» attacca il responsabile esteri del Partito Democratico giapponese,Yukihisa Fujita, per le sue tesi sull’11/9 (che sono anche le nostre). La verità sta emergendo anche a livello delle più alte relazioni internazionali. Vogliono costringere il nuovo governo giapponese, e il suo già scomodo premier Hatoyama, a cacciare Fujita. Vediamo se ci riescono. Intanto sono costretti a parlarne.
Grazie dottor Fujita, lei ha già reso un grande servigio alla causa della verità.
Di seguito vi proponiamo due link interessanti. Uno è proprio con l’articolo del «Washington Post» dello scorso 8 marzo, pubblicato anonimamente come nelle grandi occasioni, come quando si vuole irradiare l’autorevolezza di una circolare di governo, in questo caso con la risolutezza di un’ingiunzione, tanto più irrituale in quanto attacca una figura di primissimo piano della maggioranza che governa il Giappone:
L’altro link è con un articolo comparso pochi giorni prima sull’altro importante quotidiano della capitale statunitense, il «Washington Times», che invece racconta come le inchieste degli architetti e ingegneri di “Architects & Engineers for 9/11 Truth” potranno avere un impatto sul processo a Khalid Shaikh Mohammed:

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