Il mondo dal mirino di Bibi

 

Il primo ministro Bibi Netanyahu oggi ha twittato questo video di un minuto che mostra la punizione collettiva della popolazione civile palestinese attraverso un bombardamento che rade al suolo gli edifici residenziali. “Abbiamo iniziato”, cinguetta.
Questo è l’angolo visuale con cui il premier israeliano legge le relazioni internazionali da decenni.
Spero che se ne rendano conto i tanti che vedono ancora un misterioso nesso con la democrazia quando fanno la scelta di guardare il mondo unicamente dal mirino di questo criminale di guerra.
Gli stessi che vogliono la guerra totale alla Russia (mentendo sempre sul modo in cui conduce i raid in Ucraina), ora salgono idealmente sul caccia di Bibi senza batter ciglio mentre ripete il suo macabro videogame dove i morti promessi sono veri e sono una marea.
Prima di dire che “stanno con Israele”, scoprano che stanno in realtà con il mirino di Netanyahu. Prima di accusare chi critica Netanyahu di “stare con Hamas”, scoprano che invece cerca una via per la pace.
La pace può essere solo in un terreno laico. Passa soltanto per la fine del “Sionismo Reale” e delle trappole estremistiche a cui l’Occidente ha lasciato i diseredati del mondo islamico.

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