Affido alla protezione dell’art. 21 della Costituzione questa intervista che ho rilasciato a un’importante emittente russa in lingua inglese. Le regole europee sulla nuova censura russofoba e anche l’occhiuto e zelante controllo inquisitorio dei social media in mano all’intelligence d’Oltreoceano collidono con i diritti e le libertà garantite dalla nostra Carta Costituzionale.
Dobbiamo, semplicemente, esercitare il diritto di parlare della guerra in corso e delle incombenti minacce confrontandoci con tutti i soggetti che sono implicati nella sicurezza su scala europea, una dinamica indivisibile che non potrà essere risolta dalla guerra.