Ben 37 persone sono state messe a morte solo ieri in Arabia Saudita con vaghe accuse di terrorismo, senza processo, tutte appartenenti alla minoranza sciita, e almeno una di esse è stata crocifissa pubblicamente per dare l’esempio. Agli altri è stata spiccata la testa dal collo.

Non mi pare che qualche grande potenza stia scatenando un’ondata di sanzioni per piegare la dirigenza saudita. E’ un’ipocrisia sempre più evidente.

I principali conflitti armati degli ultimi anni hanno a che fare con il dominio incontrastato in molti settori chiave della finanza e dell’energia da parte di alcune petromonarchie arabe, un dominio al quale le nostre economie si sono consegnate in modo quasi inestricabile e ormai sempre più pericoloso.

Credo che una grande “riforma” europea che dovremmo fare consista nel liberarci insieme ad altri paesi dalla dipendenza nei confronti delle petromonarchie: lo sforzo richiederebbe, come per tante altre cose, investimenti sganciati dalle assurde regole dell’austerity e una capacità di relazioni multilaterali con paesi che ci conviene associare a questo intento.