La BBC trova prove di ‘crimini di guerra’ georgiani
di Pino Cabras – Megachip
Ad agosto – in piena guerra del Caucaso – a Londra si faceva la voce grossa con Mosca. Ora c’è un profondo ripensamento. In prima fila c’è la BBC, ma perfino la galassia delle organizzazioni di George Soros (uno dei grandi benefattori del sistema di potere che fa capo al presidente georgiano Mikhail Saakashvili) non lesina le denunce, come nel caso di Human Rights Watch. E qualche eco lambisce il governo.
Da cosa nasce il ripensamento? La BBC in un suo programma radiofonico riferisce di aver ottenuto prove. E le prove indicano che la Georgia avrebbe commesso veri e propri crimini di guerra durante il suo attacco all’Ossetia del Sud dell’agosto 2008. La grande rete televisiva britannica ha raccolto notizie e verifiche nel corso di una visita in territorio ossetino, la prima non sottoposta a limitazioni dall’inizio del conflitto.
Le accuse sollevano grandi preoccupazioni fra i tifosi occidentali del governo georgiano.
Nel descrivere l’assalto militare georgiano come “sconsiderato”, il ministro degli Esteri britannico David Miliband ha detto di aver sollevato il tema dei ‘crimini di guerra’ nei suoi contatti con il governo di Tbilisi.
Nel racconto presentato dal quarto canale radiofonico della BBC emergono storie circostanziate.
Georgy Tadtayev, uno studenti di odontoiatria 21enne, è stato uno dei civili ossetini uccisi nel corso del conflitto.
Sua madre, Taya Sitnik, 45 anni, lettrice all’università, ha raccontato alla BBC che Georgy è morto dissanguato fra le sue braccia il 9 agosto mattina dopo che una scheggia di un proiettile sparato da un carro armato georgiano lo aveva ferito alla gola, proprio quando entrambi si erano rifugiati nel sotterraneo del loro edificio per sfuggire al fuoco di artiglieria. Non era un incidente “normale”. Il carro armato cannoneggiava sistematicamente ogni piano del palazzo. Le rovine dell’edificio osservate dalla BBC sono perfettamente compatibili con il racconto, e concordano con le altre descrizioni di attacchi incessanti, mirati e sistematici che avevano come obiettivo i rifugi, ossia gli scantinati bui dove si riparavano i civili. Cannonate e razzi Grad come se piovesse. Armi intrinsecamente indiscriminate, se usate in un’area densamente popolata. Nei rari momenti di tregua si vedevano scorrazzare i soldati georgiani con scandalose uniformi NATO. Un abuso che aveva esempi altolocati: Saakashvili che si faceva ritrarre con la bandiera dell’Unione europea alle sue spalle.
La stima minimale di Human Rights Watch è che 300-400 civili siano stati massacrati così. La BBC chiosa: «Ciò corrisponde a più dell’1% della popolazione di Tskhinvali: l’equivalente di 70mla morti a Londra.» Impensabile commento, ad agosto 2008. Per noi, che già denunciavamo i fatti a tempo debito, sentirlo ora anche sui microfoni della vecchia Zia BBC è una piccola consolazione etica.
Il Presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili, ha negato che l’esercito georgiano abbia commesso crimini di guerra durante il suo conflitto di 5 giorni con le forze dell’Ossetia del Sud sostenute dai soldati russi.
Il corrispondente della BBC Tim Whewell ha ribadito che diversi testimoni gli hanno raccontato che i soldati georgiani prendevano di mira – oltre che le case civili sud-ossetine – anche i civili che cercavano di scappare dai combattimenti lungo la strada verso l’Ossetia del Nord
A fine ottobre 2008, i segnali di guerra dal Caucaso sono di nuovo troppo forti e preoccupanti. Saakashvili sembra non aver imparato la lezione della severa sconfitta agostana. I media occidentali sembrano avere tuttavia qualche anticorpo in più contro le menzogne del Principe di Gomorra che domina Tblisi. Temo che ne sentiremo ancora parlare. Sarà importante seguire la vicenda con molta attenzione mediatica. Qualche spiraglio di verità sta bucando anche la corrente principale dei media.
Link al programma radiofonico di BBC on 4:
1) il testo di Tim Whewell:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/in_depth/7692751.stm
2) audio (prima parte):
http://www.bbc.co.uk/mediaselector/check/worldservice/meta/dps/2008/10/081028_whewell_southossetia_part2?nbram=1&nbwm=1&bbram=1&bbwm=1&size=au&lang=en-ws&bgc=003399
3) audio (seconda parte):
http://www.bbc.co.uk/mediaselector/check/worldservice/meta/dps/2008/10/081023_georgia_whewell_len?nbram=1&nbwm=1&bbram=1&bbwm=1&size=au&lang=en-ws&bgc=003399