Ogni euro per l’internazionalizzazione genera 20 euro di PIL

Uno studio di Prometeia rileva che ogni euro stanziato in capo al Ministero degli Esteri per le politiche di internazionalizzazione delle imprese ha generato venti euro di incremento sul PIL. Ne ho parlato stamane in commissione Esteri nella mia relazione sullo stato della spesa del Ministero.

Conclusioni:
«Considerato che le proiezioni per i prossimi anni procedono in direzione di un potenziale grande incremento della già rilevante quota dell’export sul PIL italiano, valutato altresì che presso il maggiore esportatore europeo, la Germania, il 50% delle esportazioni è generato da appena cinquanta imprese, dotate di loro di un’imponente “diplomazia aziendale”, laddove per pervenire alla medesima percentuale in Italia si devono annoverare circa mille imprese; considerato infine che si stanno intensificando gli sforzi per rafforzare la presenza dell’Italia lungo tutte le grandi direttrici commerciali planetarie; tutto ciò osservato e vagliato, occorre pianificare un’estesa ricognizione delle eventuali risorse aggiuntive da stanziare in capo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale con proiezione pluriennale ai fini dell’internazionalizzazione dell’economia italiana secondo la sua peculiare composizione contrassegnata da imprese più piccole rispetto alla media di altri grandi Paesi esportatori

Traduzione:
Occorre che nei prossimi anni si stanzino più risorse per la nostra diplomazia perché conviene moltissimo economicamente per la nostra economia.

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