Rispettiamo la Costituzione!

 
Noi di L’Alternativa c’è chiediamo un dibattito costruttivo con Draghi perché non si può limitare la libertà garantita dalla costituzione solo per una questione di PROBABILITÀ DI CONTAGIO e NON DI IMMUNITÀ.
Reputiamo inaccettabile e contraddittorio l’utilizzo del #greeenpass. Se non hai il lasciapassare, non ti puoi sedere al chiuso nei bar e ristoranti ma puoi consumare al bancone.
Nessun criterio scientifico ma solo un attacco alla libertà.
Sono intervenuto in Aula sull’ordine dei lavori per chiedere urgentemente una discussione, e in buona parte ho potuto pronunciare il mio intervento.
Poi succede che Fleming inventa l’utilissima penicillina ma qualcuno deve prendersi il compito di riequilibrare l’universo con l’invenzione di una cosa perniciosissima di senso contrario, come il Rosatellum. Ecco, l’inventore del Rosatellum mi ha impedito di pronunciare tutto quel che era in mio diritto.
Perciò oltre al video pubblico anche il testo dell’intervento inclusivo della parte impedita.
 


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——- È urgente porre all’ordine del giorno dei nostri lavori un immediato confronto con il presidente del Consiglio Mario Draghi che deve riferire in aula perché ha proposto una svolta che mette in questione diritti e libertà fondamentali, cioè i temi più sensibili di una democrazia.
Dopo il regime del Turkmenistan, un nuovo regime in fase di formazione vuole introdurre fra i primi al mondo una profonda segregazione sanitaria: quello di Draghi. Il lasciapassare sanitario separa i cittadini in base a principi antiscientifici e rischia di vanificare gli sforzi fatti con i vaccini sperimentali per le fasce di cittadini più esposti. Vuole dividere le persone con provvedimenti senza senso che chiunque, anche senza essere un super scienziato, può notare facilmente. Dobbiamo discuterne qui apertamente. Senza farci intimidire da una politica della paura.
Diventiamo un paese che elargisce libertà fondamentali solo a condizione che si sia detentori di un “pass” che trasferisce a burocrati e negozianti la scelta sul se far accedere o meno un libero cittadino a servizi anche essenziali.
L’obbligo di assumere farmaci come condizione di esercizio di una piena cittadinanza non è esattamente quello che volevano i nostri costituenti. Una tale imposizione di fatto o di diritto va invece respinta senza esitazione sia sul piano etico che su quello costituzionale.
Innanzitutto è chiaro a tutti che i vaccini non impediscono i contagi, specie con le nuove varianti. Se ti vaccini è più difficile che il covid arrivi in forma grave anche se sei anziano, ma non impedisce che tu possa essere contagioso. Perché mai allora limitare con un arbitrio burocratico la libertà garantita dalla costituzione solo per una questione di probabilità di contagio (e non di immunità)? Se non hai il lasciapassare non ti puoi sedere al chiuso nei bar e nei ristoranti, ma puoi consumare al bancone. Nessun criterio scientifico, solo un attacco alle libertà delle persone.
Non ci meravigliamo di questo, nel momento in cui la democrazia è ostaggio dei minimi scienziati della nostra epoca, come Burioni, che in un tweet vuole mettere milioni di persone – parole sue – agli “arresti domiciliari” per trattarli come “sorci”. È questo che si vuole? Non discutere in Parlamento e trattare i devianti come sorci? Sta montando un linguaggio da stato totalitario.
Un filtro precauzionale sulle persone ha senso per i grandi assembramenti dove arriva tanta gente: facile da risolvere con il tampone. A quando i tamponi e i test anticorpali gratuiti? Tutti i paesi del mondo incentivano il distanziamento fisico e avrà senso farlo per un po’ di tempo ancora. Ma si possono tenere intatte le libertà e fare scelte razionali. Milioni di cittadini invece avranno lo status del “reietto” con decreti che arriveranno troppo tardi a essere affrontati dal Parlamento, in barba alla Costituzione e al regolamento (UE) 2021/953 che dice che il Green Pass non è obbligatorio. Ne vogliamo parlare qui e non con gli annunci terroristici? Dobbiamo discutere qui per prendere le misure del regime che si vuole instaurare.
Il governo Draghi è lo stesso che vuole distruggere la Giustizia a colpi di voti di fiducia per interrompere centinaia di processi e sacrificare le vittime dei reati. È un disegno di regime che si completa smantellando i diritti mentre invoca la paura della morte, come ha fatto l’Esorciccio Draghi nella sua incredibile conferenza stampa.
“La sola cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa”, disse Franklin D. Roosevelt nel suo discorso inaugurale nel marzo 1933. Il consiglio di Draghi al popolo italiano oggi è, per contro, “Abbiate paura! Sempre!”
Noi pensiamo che non si debba predicare la paura, ma riportare qui, nel cuore della rappresentanza democratica, un dibattito libero, razionale e scientifico.
Abbiamo assistito a un’estrema e pericolosissima strumentalizzazione di principi giuridici complessi quali la proporzionalità nelle scelte politiche sanitarie o il bilanciamento tra diritti costituzionali. Draghi sta imponendo una forzatura praticamente unica al mondo per giustificare il trasferimento di poteri di polizia in capo a soggetti del tutto privi di qualifiche.
Il bilanciamento tra i diritti coinvolti e la proporzionalità delle misure da adottare, al fine di perseguire un qualunque obiettivo in tema di salute collettiva, sono appannaggio del legislatore e della giurisdizione. Mai bisognerebbe dunque generare confusioni ricoperte di retorica giuridica che rischiano di autorizzare categorie di cittadini senza alcuna legittimazione a ergersi a depositari di scelte “giuridiche” su libertà civili inalienabili quali la mobilità sul territorio, l’accesso ai servizi e più in generale il perseguimento del pieno sviluppo della persona umana sancito dall’articolo 3 della Costituzione.
L’Alternativa c’è. Anche sulla gestione della sindemia.

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