La luna indiana

 
L’arrivo sulla Luna della sonda indiana Chandrayaan-3, un discreto successo tecnologico che porta l’India in un ristretto club di paesi che hanno mandato manufatti sul nostro satellite, viene ancora percepito come una sorpresa. L’Occidente che continua a parlare di sé come “la Comunità internazionale” riesce sempre ad avere una percezione vaga, tardiva e sminuente del resto del mondo. Crede ancora nei fasti della propria tecnologia, senza voler accorgersi della padronanza altrui nelle sfide scientifiche e tecnologiche.
L’India laurea ogni anno oltre 500mila ingegneri, dieci volte l’Italia. Questo dà una misura della direzione del futuro. Oggi è il primo paese a raggiungere il polo sud della Luna, come la Cina nel 2019 raggiunse per prima la sua faccia nascosta.
Ci abitueremo presto a nuovi primati del mondo BRICS. Dove ovunque ci sono classi dirigenti che mirano a orizzonti plurigenerazionali e puntano su scuola e ricerca.
Da noi abbiamo invece dirigenti ottusi, limitati, ignoranti, che non conoscono il mondo, credono alle proprie bugie, tagliano le scuole e ingrassano i venditori di inutile ferraglia militare in una guerra che impoverisce l’Europa. Cosa potrà mai andare storto?

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.