La personalità che per un trentennio è stata l’autobiografia del lungo declino della Repubblica italiana, dopo la passione per la finanza e per le previsioni sballate pronunciate con una vanitosa passione per la menzogna, oggi scopre passioni più ambiziose e vuole fare una sorta di nucleo degli Stati Uniti d’Europa, così da diventare anche l’autobiografia del declino del continente intero: vuol dirigere un’Europa-penisola ormai distaccata dalla geografia dell’Eurasia, auto-mutilatasi nella veste di una propaggine coloniale e vassalla dell’Anglosfera, portata al riarmo e all’economia di guerra, ma sorretta da un’ideologia autoritaria e perdente della “competitività”. State pur certi che se questo Oracolo all’Incontrario inneggia alla competitività, il destino è essere schiacciati da tutti. E con le sue proverbiali doti militari, ci porterà in guerra ucrainizzando quel che rimarrà. La posta in gioco delle Europee è questa.