C’è una dimensione grandiosa e tragica nell’enorme montagna di falsità pronunciate dall’apparato di pubbliche relazioni atlantista per ingannare milioni di occidentali sul reale svolgimento delle elezioni russe, raccontate dentro una cornice e in un vortice manipolatorio univoco. E’ una grandiosità che ti fa vedere in modo plastico l’arroganza dei grandi padroni del discorso: anche se sai che fanno danno, cogli la fatale estetica – ancorché perversa – dei grandi progetti.
Naturalmente ai margini e negli interstizi della grandiosità della grande fabbrica della menzogna si formano anche le muffe e le vice-muffe, come David Parenzo, Giuseppe Cruciani e perfino Aldo Grasso, i quali – colpiti dal mio resoconto sulla Russia – mi hanno dedicato i loro specchi deformanti e scurrili, nelle loro meste rubrichette di luoghi comuni e killeraggio spicciolo. Trovo imperdonabile che il fasto maestoso dell’arroganza dei nuovi guerrafondai occidentali sia intaccato dalla sua versione più mediocre e ammuffita. Aridàtece Henry Kissinger.
- Ecco l’audio delle vice-muffe: https://t.me/PinoCabrasPino/2747
- Ed ecco il commento di Aldo Grasso, uno che – come quelli che “sono famosi perché sono famosi”, scrive sul Corriere della Sera perché scrive sul Corriere della Sera. Uno che non sa nulla, ma scrive di tutto: https://forumcorriere.corriere.it/televisioni/2024/03/18/elezioni-russia-per-cabras.