di Pino Cabras.

Vedo tanti che si stracciano le vesti perché pochissimi paesi hanno votato Roma come sede dell’Expo 2030. Mi sarei stupito enormemente di un risultato contrario.
Mentre l’Italia di un tempo era un riferimento politico ed economico per il mondo che si affrancava dal colonialismo, l’Italia di oggi non sa nemmeno chiedere uno straccio di cessate il fuoco per Gaza e ha un sistema mediatico che ignora totalmente dove si sia spostato il baricentro delle dinamiche planetarie.
A molti sembrerà una correlazione sbagliata, ma se all’Onu l’Italia scondinzola dietro a un padrone sempre più impopolare e vota sempre come comanda lui, il tabellone dei voti si rispecchia poi in quello di una comunità che vuole altro e che non vede più nell’Italia né l’“hard power” né il “soft power”.
Lo sguardo smarrito del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’uomo che per anni ha fatto da ufficiale di collegamento fra la dittatura dello spread e le politiche “austeritarie” che hanno mortificato l’Italia, è lo sguardo finale del nobile decaduto che ha dilapidato una fortuna, pur mantenendo il sussiego di chi ha conservato le ultimissime riserve di caviale in dispensa, sotto il soffitto ormai pericolante.