L’inchiesta sul presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, uno dei più oltranzisti seminatori di terrore durante la campagna de Lo Grande Morbo de lo Secolo, rivela che egli gonfiava i dati dei casi registrati nella sua Regione per ottenere dividendi politici utili al suo insaziabile sistema di potere. Cioè: sulla pelle di persone minacciate con l’obbligo di un trattamento sanitario, Toti prendeva decisioni che non avevano nulla di sanitario ma tutto di politico. “Che c’è di nuovo?” direte voi. Eppure trovare conferma oggi ha tutto un sapore nuovo. Siccome Toti non fu l’unico sceriffo impegnato a tempo pieno a terrorizzare il popolo, se tanto mi dà tanto, questo lato dell’inchiesta meriterebbe un bel po’ di diramazioni in tutto il territorio della Repubblica. Mentre a livello mondiale sono sempre più chiari gli intenti luciferini di chi ha usato la sindemia per ragioni di business e di potere, nella provincia italica dell’Impero della menzogna emergono gli aspetti più cialtroneschi della peggiore stagione della Repubblica. I vili affaristi al vertice scatenarono il Far West dell’abuso. E ad abusare furono davvero tanti, e tanto.