Oggi hackerano, domani che faranno?

Conosciamo bene il meccanismo dello squadrismo del XXI secolo. Oggi va a colpire Democrazia Sovrana e Popolare e sappiamo già che diventerà un problema più grave ed esteso in Italia e in tutto l’Occidente. Abbiamo visto per dieci anni la crescita di ogni tipo di pressione per silenziare le voci che in Ucraina volevano la pace con la Russia. Abbiamo osservato la crescita di una russofobia fomentata a vari livelli da tutte le correnti atlantiste e declinata in modo sistematico sui media, nelle piazze, nelle decisioni politiche, accompagnata da operazioni sporche, guerre ibride, demonizzazioni implacabili, persecuzioni, liste di proscrizione e atti via via più violenti. Abbiamo tutti potuto assistere al disastro bellico provocato dalla macchina del Caos del nuovo atlantismo e ora l’infezione minaccia ogni voce dissenziente in tutta Europa.
Democrazia Sovrana Popolare dà molto fastidio. A chi? Ai guerrafondai, alle multinazionali, alla grande finanza. Essendo noi davvero per la Pace, il nostro sito è stato hackerato sotto la solita copertura di Anonymous, che puzza di retrobottega dei servizietti segreti. Non è una questione da sottovalutare, perché anche le vessazioni a danno delle decine di partiti poi aboliti in Ucraina sono cominciate con sabotaggi minori.
Sporgeremo denuncia, ma la difesa la mettiamo nelle mani dei nostri militanti e di un popolo che ama la pace e non vuole essere travolto dai pescecani del riarmo.
“Chiediamo a tutte le forze politiche, sociali e culturali del nostro Paese piena solidarietà per le continue aggressioni subite”, dice l’appello di Marco Rizzo e Francesco Toscano”, i quali ricordano che “queste operazioni seguono le vergognose schedature di chi si è schierato contro la guerra che aveva e ha la sola colpa di dire la verità, smascherando le vergognose bugie del mainstream eterodiretto dall’estero. Qualcuno ci dica se in questo paese la politica si può fare ancora attraverso l’esercizio del libero
pensiero oppure no?”
Importante ribadirlo: è una questione molto seria per via dei precedenti ucraini e per via della caccia alle streghe lanciata dai principali partiti europei che stanno portando il continente alla guerra totale. Non è questione che riguardi solo un partito con cui si può essere naturalmente in disaccordo: si tratta di aprire gli occhi e prevenire la manomissione degli ultimi decisivi spazi di libertà: questo – come ci dicono esperienze lontane ma soprattutto recenti – riguarda tutti noi.

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