Suo padre era primo ministro dell’Estonia. Poi anche lei ha assunto quella carica. Adesso sarà il volto della politica estera UE. Kaja Kallas completa così la conquista del discorso pubblico europeo da parte delle dinastie nere russofobe dell’Est Europa, sulle ali del ruolo dato a questa parte del continente dagli Stati Uniti qualche decennio fa.
Alla fine, se ci pensate bene, assistiamo al trionfo postumo di Donald Rumsfeld, il segretario della Difesa repubblicano USA che parlava di “Vecchia Europa” (Francia, Germania, ecc.) cui contrapponeva la “Nuova Europa” (i baltici, i polacchi, ecc.). Nel 2024 puoi pure avere un vecchio caprone bollito alla Casa Bianca, ma le inerzie storiche proseguono lo stesso inesorabili e ridisegnano le gerarchie.
Poco rimane dell’asse franco-tedesco che faceva da spina dorsale per il costrutto sovranazionale europeo: al vertice europeo di ieri quasi tutti gli emendamenti di Macron e Scholz sono stati respinti. In altri tempi sarebbero stati legge. E anche l’Italia, paese fondatore della UE, non ha partecipato alle decisioni che contano, inclusa la scelta di riconfermare Ursula Von Der Leyen alla presidenza della Commissione. La quale Ursula mantiene quel che aveva promesso nello spot elettorale dall’estetica nazista e guerrafondaia di un mese fa: afferma che «l’Unione Europea deve investire 500 miliardi di euro in difesa nei prossimi dieci anni.» I fondi potrebbero arrivare sia da contributi nazionali degli Stati membri sia dai fondi della stessa Unione. Da parte sua, Kallas è già pronta a scattare sull’attenti. In un’intervista alla CNN del 14 marzo 2023 suggeriva di replicare in chiave militare lo schema sperimentato per omologare gli acquisti dei cosiddetti vaccini anticovid, in questo caso per riorientare tutto alla produzione di bombe e munizioni.
Le bimbe di Rumsfeld vogliono le bombe, dunque, mentre compongono un magico trio con Mark Rutte alla NATO. Dopo averci impartito continue lezioni di frugalità quando dovevamo investire in scuola, salute, infrastrutture, ora ci incitano invece a spendere e spandere in materiale bellico. Vorresti altro? Beh, sei filo-Putin.