Non è un bel segnale quando la propaganda dilaga e filtra tutto con le categorie assolute del Bene e del Male.
Oggi uno dei più accesi organi della Nato, nel riferirsi all’accordo di collaborazione militare fra la Federazione Russa e la Corea del Nord, titola: “Il patto del male spaventa il mondo”.
Dovrebbe conseguirne che gli accordi miliardari con cui la Corea del Sud sta fornendo carri armati ai paesi baltici sono “il patto del bene che rassicura il mondo”. Semplice, no?
Si noti anche l’implicito dell’uso ingannevole della parola “mondo”. Mondo sottintende potenzialmente il pianeta tutto, come quando gli organi della Nato dicono pomposamente “la Comunità Internazionale” ma si riferiscono in realtà ai soli paesi satelliti degli Stati Uniti. L’Altrove, anche quando è ormai maggioranza nel mondo, non conta.
Il mondo – inteso come l’intero ecumene – è spaventato dalle guerre, non dai singoli segmenti di alleanze militari. E se un male dobbiamo identificare, quello è nella corsa verso l’incendio, cui certi giornali si presentano con nuove torce e nuovi inneschi.