Il rilevatore di stronzate

Qualcuno pensa erroneamente che il «Rilevatore di stronzate» sia soltanto un apparecchio immaginario apparso anni fa per qualche istante nel surreale film post-apocalittico francese Delicatessen. Era uno strano congegno che emetteva un suono acuto non appena qualcuno ne pronunciava una.
Ebbene, devo annunciarvi che l’apparecchio esiste, ne possiedo uno dei rari esemplari e lo trovo spesso utile.
Ha una sorta di scala delle stronzate che va da un minimo a un massimo. Ho notato un trend molto chiaro: con il passare degli anni i bip bip diventano sempre più intensi, non per un difetto del prezioso ammennicolo, ma per un effettivo aumento della qualità e della quantità delle stronzate che circolano, comprese quelle pronunciate da chi scrive, sia detto.
L’unico difetto del «Rilevatore di stronzate» lo riscontro quando lo avvicino a una dichiarazione di Enrico Mentana. Sarà che interferiscono anche i bip del «Rilevatore di veline della Pfizer», sarà che arrivano potenti e gracchianti segnali elettromagnetici dal «Rilevatore di circolari della CIA», sarà pure che potrebbero essere proprio delle genuine e fluviali stronzate, ma quando accosto il mio pregiato dispositivo al Mitraglietta, i bib bip bip vanno fuori scala. Non c’è proprio verso di capire fino a che punto sia il livello. È come quando esplose la centrale di Černobyl’: i contatori Geiger erano attrezzati per misurare la radioattività sino a un certo punto, ma i valori erano decine di volte più alti di quelli misurabili.
Sto comunque attrezzandomi per un ‘upgrade’, che sicuramente arriverà a misurare quanto il nostro direttorino con l’elmetto sia un No Pax.

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