Annalena Baerbock, l’ambientalista al napalm

La mole di menzogne e ipocrisie dei governanti con cui abbiamo a che fare è un veleno che ha profondamente intossicato la politica. Il dramma attuale è che ormai non sembrano più voler riconoscere alcun limite alla quantità di veleno da inoculare nel corpo esausto delle opinioni pubbliche. Proprio non hanno più remore.

Prendete la ministra degli esteri tedesca, la verde Annalena Baerbock. Questa atlantista fanatica che si fa distruggere dai suoi “alleati” una delle infrastrutture chiave del futuro economico della Germania, il Nord Stream, senza dire né ai né bai, è una delle più accese personalità russofobe impegnate a confezionare il 12° round di sanzioni contro la Federazione Russa. State pur certi che accoglierà senza batter ciglio le proposte di quelli che guidano il gioco europeo, come i baltici, che propongono di vietare anche di fornire a Mosca radiatori per riscaldamento, chiodi, dadi, bottoni, aghi da cucito e ferri da maglia.

Direte, Baerbock sarà pure rigida, ma va capita: è un’idealista ambientalista, è intransigente perché vuole piegare a tutti i costi chi usa la violenza militare. Chissà come le ha cantate chiare al sig. Netanyahu.

Volete sentire cosa ha detto? «Israele ha a cuore la gente di Gaza, i palestinesi. Nei miei incontri di ieri a Tel Aviv ho sentito più e più volte: “Non rinunceremo alla nostra umanità”. Questo è ciò che distingue gli stati democratici come Israele dai terroristi come Hamas.»

Non è un’amore? Sa di chi fidarsi. Quel che le forze armate israeliane stanno scaricando sulle zone residenziali di Gaza è la capacità di non rinunciare alla propria umanità.

Perché mai fare un round di sanzioni? Certo, se rinunciassero alla loro umanità, allora se ne parlerebbe. Ma a Tel Aviv lei ha “sentito più e più volte” parole che sanno rassicurare gli sguatteri europei. E a lei, ambientalista, quelle colonne di fumo che si levano dalle macerie degli ospedali palestinesi fanno lo stesso inebriante effetto dell’odore del napalm alla mattina.

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