Controffensive e bugie

Poco fa, su RaiNews24, un servizio – proveniente dal grande paese europeo in guerra che sapete – riportava praticamente i soli comunicati dell’Unione europea e del governo di quel paese, inclusa, senza ulteriori commenti, l’impegnativa affermazione secondo cui “la controffensiva ha già recuperato il cinquanta per cento dei territori invasi”. Cinquanta per cento!
Credo che sia estremamente grave che si diffonda una notizia così patentemente falsa, infondata, fuorviante, ingannevole. Ormai il sistema dei media occidentali mente per la gola. Chiunque abbia un minimo di mestiere nell’informazione sa che la controffensiva è stata sin qui un disastro, un orribile tritacarne che ha usato la gioventù di quel paese come materiale di consumo, un’inutile strage che non ha guadagnato territorio e ha già bruciato una forte quota delle costosissime forniture di armamenti occidentali.
La domanda è allora: perché lo fai? Perché dici il falso? Cosa nascondi?
Se dici – contro ogni evidenza fattuale – che la controffensiva sta andando bene, cosa vuoi proteggere, quando calpesti ogni deontologia giornalistica? Il danno per il cittadino vessato e impoverito è immenso. Dobbiamo chiedere conto di questa dittatura della menzogna.

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