Dall’art. 11 a Stranamore Guerini. L’Italia tripudia la guerra

Oggi il ministro della Difesa Guerini nel corso di un’audizione presso le commissioni Difesa di Camera e Senato ha pronunciato parole che sono un chiaro segnale di come il nostro Governo invece di praticare tutte le strade possibili per arrivare a un cessate il fuoco nel conflitto tra Russia e Ucraina, lo stia alimentando rendendoci a tutti gli effetti un Paese co-belligerante, contro la volontà della maggioranza dei cittadini italiani.
Il ministro Guerini oggi ha sostenuto che l’Italia continuerà a supportare l’Ucraina nella sua difesa dall’aggressione russa anche con dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russia bombarda, salvo poi affannarsi a precisare che si tratta di munizionamenti a cortissimo raggio funzionali al solo scopo difensivo.
La necessità di correggere il tiro da parte del ministero della Difesa dimostra che le parole di Guerini avevano detto più del necessario.
A queste affermazioni si sono aggiunti inoltre i suoi auspici in un’ottica di ampliamento della NATO, con nuove adesioni e potenziamento dei dispositivi. Considerazioni assai pericolose, visto e considerato che uno dei motivi che hanno scatenato il conflitto è proprio l’ambizione della classe dirigente dell’Ucraina post 2014 di aderire al patto Atlantico. Il nostro Governo ormai ha scelto di seguire scodinzolando ogni scellerata decisione presa dai falchi di Washington e Londra, che stanno cercando alimentando un’escalation del conflitto per arrivare allo scontro totale.
È una posizione irricevibile e non consentiremo che la volontà degli italiani venga calpestata in questo modo. Il premier Draghi deve assolutamente venire in Parlamento a dirci cosa intende fare. E non si sogni di scegliere lui in nome di un popolo che non lo ha scelto per impossessarsi di quel posto che occupa ormai circondato da ministri Stranamore.

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