I passacarte di TeleNetanyahu

Mi sono sintonizzato su “Petrolio”, su Rai3, e ho sentito da Gerusalemme la corrispondente Maria Gianniti che giustificava il genocidio perpetrato da Netanyahu come una “lotta esistenziale” di Israele in cui ci sono “effetti collaterali” rispetto all’obiettivo irrealistico ma “da cui non si può tornare indietro” di sradicare totalmente Hamas. E quindi “non si può tornare indietro” rispetto alla carestia procurata né dall’imminente assalto al milione e mezzo di sfollati di Rafah.
Una parte del mio canone è dunque utilizzata per stipendiare una passacarte di veline di TeleNetanyahu, una servile propagandista del Sionismo Reale e delle sue orrende bugie sciorinate con il pilota automatico. Schifo. Schifo totale, questa complicità sanguinosa, non a caso l’unica che sopravvive in Israele nel momento in cui lo Stato chiude le testate sgradite. Non c’è posto per la verità, a casa del genocida.

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